Molti collegamenti aerei, prezzi accessibili, perfetta da girare a piedi (ma se non avete voglia di camminare, i mezzi sono molto efficienti). Madrid è la città perfetta per un weekend lungo, romantico o in compagnia degli amici.
La capitale spagnola, infatti, non ha nulla da invidiare alla sorella catalana Barcellona quando si tratta di divertimento (beh, a parte il mare, devo ammetterlo). Ovviamente anche qui non mancano cultura, arte e luoghi pittoreschi.
Il bilancio del mio weekend a Madrid è stato davvero positivo (grazie anche alle persone che erano in viaggio con me), quindi ho deciso di condividere il mio itinerario. Partiamo alla scoperta!
Cosa fare a Madrid in un weekend di 3 giorni: la sintesi per chi va di corsa 😉
- Giorno 1: Plaza Mayor, Mercado San Miguel, Palazzo Reale, Plaza de España, Gran Via, Puerta del Sol
- Giorno 2: Museo del Prado, Museo Reina Sofía (o Bernabéu per gli appassionati di calcio), Parco del Retiro, Barrio Latino
- Giorno 3: Gita a Toledo
Giorno 1
Appena arrivati in aeroporto, scoprirete con piacere che è ben collegato con il centro città. Potreste aver bisogno di cambiare più di una linea per arrivare alla mèta, ma in poco tempo sarete pronti a lasciare i bagagli e… iniziare a camminare!
Il nostro appartamento era in pieno centro, trovato su Airbnb ad un ottimo prezzo; lo consiglio assolutamente per 2/4 persone, se vi interessa potete vederlo qui). Abbiamo deciso quindi di girare la città a piedi,
complice la bella giornata, e ci siamo diretti verso Plaza Mayor, una delle piazze porticate più famose al mondo. Caratterizzata da uno stile barocco e dalla pianta rettangolare, la piazza è ideale per fare una breve sosta in uno dei tanti locali che si trovano sotto ai portici. Qui si affaccia la Casa de la Panaderia, l’edificio probabilmente più caratteristico, con le sue torri e gli affreschi che simboleggiano un’allegoria dello zodiaco.
Dopo un giro veloce e qualche foto, ci siamo incamminati verso il Mercado
San Miguel, un vero monumento alla cucina spagnola. Si tratta di un mercato coperto dove è possibile mangiare, acquistare prodotti tipici, o passeggiare tra i banchi facendosi rapire dalla vista e dai profumi di cibi buonissimi. Il Mercado, amato non solo dai turisti ma anche dai madrileñi, è aperto tutti i giorni da mattina a notte fonda. Spesso vi si tengono anche spettacoli di vario genere. Una tappa qui non può mancare!
Proseguendo il nostro giro in centro, siamo arrivati al Palazzo Reale, la residenza più grande d’Europa. I re spagnoli, pur essendovi formalmente ancora residenti, non vivono più stabilmente qui. Il Palazzo d’Oriente, altro nome di questa residenza, è aperto al pubblico. All’interno è possibile ammirare, da soli o con una visita guidata, ben 50 stanze.
Subito dopo ci siamo diretti al Parque de la Montaña, da cui potrete godere di una vista panoramica sulla città, per arrivare a Plaza de España. La piazza è una delle zone più frequentate e movimentate di Madrid, punto di incontro tra la Gran Via e la Calle de la Princesa. Camminando lungo la Gran Via, costeggiata da ristoranti, negozi e cinema, ci siamo addentrati nelle stradine interne. A quel punto rimaneva una sola cosa da fare. Avete indovinato: bere una bella (e buona) sangria per ricaricare le batterie dopo ore di camminata. In realtà questa zona non è amata dai madrileñi, che preferiscono altri quartieri meno turistici per la loro movida, però in fondo… noi eravamo lì come turisti, quindi perché non approfittarne?
Con tanta sangria in corpo siamo arrivati alla Puerta del Sol, in cui si trova il chilometro zero, punto di origine della rete viaria spagnola. Altri due grandi protagonisti della piazza sono l’orologio e la statua dell’orso e il corbezzolo, simbolo della città stessa. Vedere questa piazza di notte, con le luci scintillanti, è davvero una bella esperienza!
Giorno 2
Se il primo giorno è stato dedicato all’esplorazione della città, il secondo è stato dedicato alla cultura. Amo l’arte e quindi non potevo non andare a visitare il Museo del Prado, dove sono esposte moltissime opere di artisti spagnoli, italiani e fiamminghi.
L’edificio Villanueva è composto da un corpo centrale e due gallerie laterali, e la visita è accompagnata da un’audioguida gratuita. L’ingresso costa 15 euro. Andando dopo le 18 (la domenica dalle 15) si può accedere gratuitamente fino alla chiusura, che avviene due ore dopo; un tempo sufficiente se non volete approfondire ogni opera principale del museo. Goya, Velázquez e El Greco sono solo alcuni degli artisti spagnoli le cui opere sono custodite nel museo. Tra gli italiani spiccano i capolavori di Tiziano, Raffaello, Botticelli e il Parmigianino. Ammetto in tutta onestà che non è il mio museo preferito; tralasciando i musei italiani, nel mio cuore occupano un posto speciale il Musée D’Orsay a Parigi, il Rijksmuseum ad Amsterdam e la National Gallery a Londra. Anche il Prado, comunque, merita senz’altro una visita.
Finito il giro, è già ora di pranzo. Vai di tapas nel quartiere Justicia, caratterizzato da bellissimi edifici neoclassici ed eleganti negozi e ristorantini. Per arrivarci siamo passati davanti al Banco de España e, se come me siete fan della Casa di Carta, preparatevi alla delusione. Quello che vedete nella terza stagione NON è il vero edificio, ma il Ministerio de fomento. Del resto, visitando Madrid ho scoperto anche che la Zecca di Stato vista nella serie tv è in realtà il Consejo Superior de Investigaciones Científicas… Un colpo al cuore!
Dopo pranzo era d’obbligo un bel giro all’aria aperta per smaltire le calorie
di troppo. Ne abbiamo approfittato per vedere il Parco del Retiro, un’oasi verde nel cuore della capitale spagnola. All’interno di questo polmone verde si trova anche l’Estanque Grande; un piccolo lago in cui è possibile noleggiare delle barche a remi a pochi euro: perfetto per una bella giornata di sole. Sul lago si affaccia anche l’imponente Monumento ad Alfonso XII, di stile neoclassico.
Si tratta solo di uno dei numerosi punti di interesse che caratterizzano il Parco. Tra le altre attrazioni vale la pena nominare il Palacio de Cristal, un palazzo fiabesco progettato da Velázquez; la Casa de Fieras, antico zoo della città; la Rosaleda, grazioso roseto che si mostra al meglio nei mesi di maggio e giugno, quando fioriscono le oltre 4000 rose. Insomma, tanti stili e tanti edifici differenti che permettono di rilassarsi in pieno centro città!
Il tempo non era dei migliori, quindi il nostro giro nel Parco è stato abbastanza rapido (per visitarlo occorrerebbero 3 ore). Siamo usciti da uno degli accessi a sud per recarci al Museo Nacional Centro de Arte Reina
Sofía. Un museo di tutt’altro genere rispetto al Prado. Questo è il tempio dell’arte moderna e contemporanea di Madrid, famoso per ospitare quadri di Dalì, Miró e, soprattutto, la celebre Guernica di Picasso. Il biglietto costa 5 euro (4 prenotando online) ma dalle 19 alle 21 l’ingresso è gratuito. Se amate non solo l’arte ma anche la storia contemporanea, non potete non vedere quest’opera. Curiosi di conoscere tutti i segreti di questo capolavoro? Potete scoprirli più in questo articolo dedicato a Guernica.
Se visitare musei non vi appassiona, non preoccupatevi: Madrid ha molto altro da offrire, soprattutto agli appassionati di calcio. Io non ci sono stata causa mancanza di tempo, ma dicono che il Tour dello Stadio Santiago Bernabéu sia una piacevole e leggera alternativa. All’interno potrete vedere non solo trofei e magliette, ma anche visitare gli spogliatoi, la tribuna ed entrare in campo. Arrivare al tempio del calcio madrileño è semplicissimo: bus, metropolitana (linea 10) o bici, a voi la scelta.
Infine, come concludere il sabato sera se non con una tipica paella? Il nostro piano originario era andare in un ristorante che ci era stato consigliato, ma provando a prenotare alle 18 per la sera stessa beh… il cameriere mi ha riso in faccia (letteralmente). Nota per il futuro: ricordarsi di prenotare in anticipo! Abbiamo ripiegato su Mas al Sur, una taverna nel barrio Lavapiés (vicino il nostro appartamento). Carina e con piatti sfiziosi, ma la paella alla fine ha deluso un po’ le nostre aspettative. Per concludere la serata con un po’ di movida ci si può poi spostare nel barrio de la Latina, uno dei quartieri più vivaci della città. Tapas bar e cantine la fanno da padrone qui, soprattutto lungo la calle Cava Baja, cuore della vita notturna de la Latina.
Giorno 3
Avendo visto già molti punti d’interesse in due giorni, per il nostro terzo giorno abbiamo deciso di organizzare una gita fuori porta e andare a… Toledo, l’antica capitale spagnola, oggi patrimonio UNESCO! Arrivarci è molto semplice: basta mezz’ora di treno e il gioco è fatto! Ogni una o due ore, alla Stazione Puerta de Atocha partono treni ad alta velocità che
collegano le due città. Il costo è di circa 11 euro a tratta.
Toledo è una vera gemma e la vista appena usciti dalla stazione è meravigliosa. La città è infatti arroccata in una gola del fiume Tago ed è dominata dalla fortezza nota come l’Alcázar. Cioè che più colpisce fin dal primo momento è la fusione di stili e culture, quella cattolica, araba ed ebraica. Fin dal nostro arrivo nel piccolo centro storico, nella Plaza de Zocodover, proseguendo poi nelle piccole calles, non potevamo non notare come chiese moschee e sinagoghe coesistano in perfetta armonia.
La città è famosa anche per la sua produzione di spade sin dal XV secolo. Ancora oggi è possibile acquistare souvenir (anche in formato ridotto) da portare a casa. Altro prodotto caratteristico della città è il marzapane, in una versione meno dolce di quella tipica siciliana. Tra i monumenti assolutamente da visitare ci sono l’imponente Catedral Primada Santa María de Toledo, la Sinagoga del Tránsito, l’Iglesia de Santo Tomé, oltre alla già citata Alcázar. Noi abbiamo visitato la Cattedrale e siamo saliti fino in cima al campanile per ammirare la città dall’alto.
Per il pranzo, le alternative (tutte a base di cucina locale) non mancano: tantissimi locali si affacciano sulle strette strade che percorrono il centro storico. Noi ci siamo fermati in una taverna dopo aver letto delle recensioni su Tripadvisor… ed essere andati a tentativi, visto che era domenica e i ristoranti erano già molto affollati!
Ultima nota sulla città: sorgendo sopra un colle, tutte le sue stradine sono un susseguirsi di salite e discese… se non amate camminare (e fare un po’ di fatica) forse non è la mèta più adatta a voi! Se invece qualche salita non vi spaventa, Toledo merita davvero una visita.
Con questa tappa si è concluso il nostro weekend nella capitale spagnola. E voi ci siete stati? Avete altri suggerimenti su cosa fare a Madrid in 3 giorni?
Cover photo di Florian Wehde su Unsplash