L’ultimo giorno del mio viaggio a New York è iniziato male: la voglia di andarmene era pari a zero! Questa città mi ha stregato da quando ci ho messo piede e sarei volentieri rimasta lì ancora a lungo… ma non c’era tempo per piangersi addosso e quindi, nonostante la stanchezza per le lunghe camminate e il jet lag, sveglia presto e di nuovo in marcia.
Per prima cosa sono andata a visitare casa dei miei cugini nel West Village (sì lo so, ho un’ossessione per questa zona). Mi sono sentita come in una serie tv: all’entrata c’è un portiere che accompagna su e giù con l’ascensore tanto gli ospiti quanto i residenti. Tralasciando l’imbarazzo del viaggio in silenzio fino al mio piano, è stato tutto così… newyorkese!
Dalla 5th Avenue abbiamo iniziato una lunga passeggiata. I miei cugini ci tenevano a farmi vedere il più possibile nelle mie ultime ore nella Grande Mela e così ho spuntato dalla mia lista il Flat Iron Building (che purtroppo era in ristrutturazione, quindi ho potuto apprezzare solo in parte) e Washington Square in pochi minuti. Su suggerimento della mia amica, siamo andati a mangiare in un piccolo locale molto, molto tipico e assolutamente fuori dal radar turistico, Barney Greengrass. Ero ancora sazia dalla sera prima, ma uno spazio per bagel, uova e salmone sono riuscita a trovarlo! Decisamente consigliato per un brunch gustoso ed economico (per gli standard di New York).
Ho scoperto che i newyorkesi camminano, ma proprio tanto, e quindi… perché non tornare a piedi fino all’inizio della 5th Avenue, passando per svariati negozi, la Columbia University, il Lincoln Center e tutto Central Park? Una cosa è certa: delle calorie del pranzo non c’era più traccia. Tappa conclusiva del giro è stata una visita all’ufficio in cui lavorava mio cugino, proprio sopra il Cubo Apple. Il piano? Molto, molto alto. Da qui ho potuto godere di una vista mozzafiato su Central Park… davvero pazzesco, non so come si possa lavorare con una vista simile. È stato come trovarsi in una puntata di Suits: aspettavo che apparissero da un momento all’altro Harvey Specter e Mike Ross.
Se il tempo lo consente, in alternativa ad imbucarvi in qualche ufficio potete andare sul rooftop del Public Hotel sulla 5th Avenue, a cui si accede gratuitamente: meno turistico dell’Empire State Building, ma con una vista che non ha nulla da invidiare.
E con questo ultimo regalo, io e New York ci siamo salutate. Ma sono certa che si tratti solo di un arrivederci, perché ho ancora così tante cose da fare, luoghi da visitare e… già non vedo l’ora di tornarci!
Cover Photo by Luca Bravo on Unsplash